Sommario Attività anno 2018

Anche quest’anno, Shinmeizan ha potuto continuare la sua attività di Centro di spiritualità e dialogo interreligioso. Ogni mese si è tenuto il “giorno di ritiro spirituale e preghiera” aperto a tutti e sempre ben partecipato, giunto ormai alla 232a edizione; abbiamo anche continuato ad accogliere ospiti che vengono per alcuni giorni (un corso di Esercizi Spirituali si è tenuto dal 5 al 14 luglio) o per alcune ore di preghiera, o di visita e per consultazione sul dialogo interreligioso.

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Natale e Capodanno a Shinmeizan

    Il Natale è un momento forte per i Cristiani, e il Capodanno è la celebrazione più sentita  per tutti i Giapponesi. Per noi, a Shinmeizan, sono momenti in cui vivere la nostra identità cristiana in un dialogo di vita con quanti incontriamo.

    Nel hondo (la sala di preghiera) prepariamo il presepio davanti al quale visitatori, cristiani e non cristiani, si soffermano volentieri, guardando, pregando, facendo domande. Prepariamo anche le caratteristiche “torte di Natale” da portare in dono, la vigilia di Natale, ad alcune famiglie buddhiste del villaggio che ormai le attendono con gioia, e ad alcuni amici più intimi, come il tempio Seimeizan-Schweitzer e la Comunità Luterana di Tamana.

Natale 2016. Il presepio nel 'hondo' con i tradizionali 'kagamimochi'

    Per la celebrazione eucaristica della Notte di Natale, invece, ci rechiamo alla chiesa parrocchiale di Tamana cui Shinmeizan appartiene, per condividere con la comunità cristiana locale la grande gioia della Natività di Gesù, salvatore del mondo.  

    In occasione del Capodanno, il capo villaggio di Heboura si presta volentieri a preparare i kadomatsu, un tipo di decorazione tipica del Capodanno giapponese, composta di bambù, rami di pino, bacche rosse, che viene posta all’entrata del vialetto (sando) che conduce al hondo. Davanti al presepio, poi, vengono deposti in segno di devozione e rispetto i kagamimochi , una sorta di torte di riso, tipica del Capodanno.  

Capodanno 2017. I 'kadomatsu' all'entrata del 'sando'

A ganjitsu, il primo giorno dell’anno, ci si alza di buon mattino per vedere la prima aurora e il sorgere del sole. Per i Giapponesi questo è un rito religioso, cultuale. A Shinmeizan, dopo la celebrazione eucaristica nel hondo, usciamo all’aperto per vedere il sole nascente sorgere da dietro la siluette del vulcano Aso. Il suo sorgere è accolto con il canto del salmo 19, la lettura del Vangelo di Giovanni 1, 1-4, e il cantico di Zaccaria.

    Anche quest’anno un gruppo di amici si sono uniti alla nostra comunità per questo semplice ma commovente rito di inizio dell’anno, dopo il quale, in refettorio, si è condiviso gioiosamente una tazza di zenzai caldo, tradizionale bevanda del Capodanno, a base di fagioli dolci e mochi

    In Giappone, i primi giorni dell’anno sono dedicati a hatsumode, la visita a un tempio per mettere il nuovo anno sotto la protezione divina, e alle visite a famiglie a cui si è particolarmente legati per parentela, amicizia o riconoscenza. Anche quest’anno una trentina di amici sono venuti a visitarci in questi primi giorni dell’anno, accolti nel hondo con il rito della benedizione per l’inizio dell’anno e in refettorio per una tazza di te e il caratteristico zenzai. 

La visita di capodanno della famiglia Shinohara (tre generazioni!)
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