Sinfonie di pace

Fin dai suoi inizi Shinmeizan è stato coinvolto in eventi interreligiosi di rilievo internazionale che hanno come impegno principale la promozione della pace nel mondo.

Tra questi eventi, si distinguono in modo particolare gli incontri "Uomini e Religioni" – ideale continua-zione dell’incontro interreligioso di preghiera per la pace convocato ad Assisi da Papa S. Giovanni Paolo II nel 1986 – organizzati annualmente, in varie città d’Europa, dalla Comunità di Sant'Egidio.

Dal 1989, ogni anno Maria De Giorgi, che si occupa in modo particolare dei rapporti inter-nazionali di Shinmeizan e degli incontri a livello teologico, partecipa a questi incontri, ai quali per oltre dieci anni ha attivamente partecipato anche il compianto Ven. Tairyu Furukawa.

Shinmeizan ha ripetutamente preso parte anche al Summit delle Religioni, un’iniziativa del Buddhismo Tendai sorta anchessa in seguito all'incontro di Assisi del 1986, che si tiene ogni anno al Monte Hiei (Kyoto).

Alla partecipazione a questi e altri simili eventi, si è aggiunta quest'anno anche la presenza all'incontro organizzato dall’Associazione buddhista Byakko Shinko Kai, tenutasi ai piedi del Monte Fuji lo scorso 18 maggio. Questa iniziativa, giunta ormai alla sua decima edizione, si presenta come una "Sinfonia di preghiere per la pace" e consiste proprio in un "coro interreligioso e internazionale" di preghiere e invocazioni elevate, successivamente, dai rappresentanti di diverse tradizioni religiose, alle quali si uniscono i numerosi (quest'anno circa seimila) partecipanti.

L'associazione Byakko Shinko Kai è conosciuta per una sua caratteristica attività, quella di erigere ovunque, ormai in quasi tutti i Paesi del mondo, i cosiddetti "Peace poles", steli quadrangolari i cui quattro lati portano scritto, in quattro lingue diverse, "La pace regni sulla terra!" ("May peace prevail on earth"). All’incontro dello scorso maggio, in questa “sinfonia di preghiere per la pace”, Padre Franco è stato richiesto di rappresentare la Chiesa cattolica con un messaggio e una preghiera.

Come ogni anno, il prossimo settembre (7-9), Maria De Giorgi parteciperà ad Anversa (Belgio) all'incontro organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio.

Nel panorama internazionale attuale tragicamente dilaniato da guerre e lotte intestine, da fondamentalismi e da violenze indicibili perpetrate su popolazioni inermi, le parole di Papa Francesco, pronunciate l’8 giugno 2014, in occasione della preghiera per la pace in Terra Santa svoltasi in Vaticano con la partecipazione del Presidente israeliano Simon Perez, del Presidente palestinese Mahmoud Abbas e del Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I, rivelano tutta la loro forza profetica di programma a lungo termine:

«Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d’animo. La storia ci insegna che le nostre forze non bastano. Più di una volta siamo stati vicini alla pace, ma il maligno, con diversi mezzi, è riuscito a impedirla. Per questo siamo qui, perché sappiamo e crediamo che abbiamo bisogno dell’aiuto di Dio. Non rinunciamo alle nostre responsabilità, ma invochiamo Dio come atto di suprema responsabilità, di fronte alle nostre coscienze e di fronte ai nostri popoli. Abbiamo sentito una chiamata, e dobbiamo rispondere: la chiamata a spezzare la spirale dell’odio e della violenza, a spezzarla con una sola parola: “fratello”. Ma per dire questa parola dobbiamo alzare tutti lo sguardo al Cielo, e riconoscerci figli di un solo Padre».